Introduzione semiseria

C'è sempre un'introduzione semiseria (così son tutte!).
Chi conosce lo scribacchino (o lo scrivano?) di questo sito saprà che si diletta di Illusionismo e Prestigiazione da più di quanto la memoria collettiva possa permettersi di ricordare. Molti non faticheranno invece a ricordare i numerosi giochi di magia propinati dal suddetto durante feste, cene e appuntamenti mondani e non di altro genere, con risultati che oscillavano dal "oh, ma come hai fatto?" al sotteso "che barba, che noia" di vianellica memoria.

Da che ricordo non ho mai fatto menzione scritta della mia passione. Tradotto, mi sono sempre limitato ad eseguire, nella pratica, effetti di illusionismo, senza mai spendervi sopra parola alcuna, come invece è più che abbondantemente accaduto per altre passioni come il Teatro o la Letteratura, con risultati ben più morbosi in entrambi i casi.

Eppure l'Illusionismo è sicuramente il più antico fra tutti i miei hobbies, avendo io iniziato a praticarlo de iure, fra alti e bassi, esattamente il 28 maggio del 2001, quindi all'incirca diciannove anni fa. Non posso considerarmi un grande esperto, ma nemmeno un novellino. Se volessimo quantificare in anni universitari, potrei dire di aver raggiunto la laura triennale in Scienze Illusionistiche, con qualche ventotto qua e un paio di ventiquattro di là.

Per questo, mi sembra giusto scrivere queste (non poche, ahivoi!) righe che mi ronzano in testa dalla bellezza di almeno quattro-cinque anni. Non si tratterà di un diario delle mie esperienze illusionistiche, per due motivi: sarebbe terribilmente noioso leggerlo – come scriverlo – ma soprattutto non ho un diario delle mie esperienze illusionistiche, nemmeno mnemonico, da cui attingere: qualche cosa salterà fuori, ma nulla più. Vorrei solo parlocchiare un poco di quest'arte realmente molto misconosciuta sul suolo italiano e spesso fraintesa da un popolo che invece ha fatto di altre arti (penso al Teatro) uno dei suoi punti di vanto nella storia.
Potremmo tranquillamente chiamare i capitoli che seguono:

Ok, è molto raffazzonato, ma rende l'idea, no?

Prima di proseguire, le istruzioni d'uso:

Puoi leggere i capitoli in qualsiasi ordine ma ricorda che le successioni non sono un caso. Per ogni capitolo viene indicato il tempo che impiegherai a leggerlo ma è probabile che impiegherai più tempo a capire come interpretare la notazione temporale che a leggere tutto il capitolo. Se pensi che qui si parli di stregoneria e magia nera, (non) hai sbagliato: più indeciso di prima, eh Potter? Sì (forse) scoprirai anche qualche trucco di magia (se mi sentisse il maestro che non ho mai avuto, impallidirebbe per finta!). No, non scoprirai come Copperfield ha fatto sparire la Statua della Libertà, per un motivo molto semplice: non me lo ricordo più. Buona lettura.

Prestidirigiribiritazione: i mille nomi della Magia
Allegretto

Tutti avrete sentito parlare di "prestidigitazione", termine di difficile impasto orale e ingarbugliata pronuncia, ormai entrato nel novero delle parole magiche. Peccato che sia sbagliato...

Le Mille e una Magia
Andante con moto

Cartomagia, monetomagia, close-up, escapologia… quanti sono i modi per dire "magia"? Proviamo a contarli, accompagnando il tutto con qualche bel gioco di prestigio..

La mano del morto
Vivace con fuoco

Un aneddoto curioso attorno alle carte da gioco. C'è una mano a poker che i giocatori scartano sempre: dietro di essa si nasconde una storia di far West, omicidi e gioco d'azzardo..."

"The Prestige": quando un film diventa un gioco di magia
Vivace con spoiler

Molti conoscono il film di Christopher Nolan: ma quanti si sono mai resti conto che, in fondo, tutta la pellicola non è altro che un grande ed elaborato gioco di magia?