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Imperatore dei vent'anni

Giornata di pioggia febbrarina
irte e goffe cadono le gocce
strillano e urlano i venti di bora
e levante, la vela li stronca sul boma;
incurvata sull'altare di marmo
Afrodite soffia silente, sbuffa
sulla fiamma evanescente degli amori;
ti han sottratto il sacro mantice
rubandotelo nella notte umida
in cui danzavi al suono delle stringhe
gigue antiche e arie di Reel
luminosa in viso, rosa nel petto
i fuochi fatui guidarono i ladri, tu distante
oh sorte avversa, era già tardi!