«Tutto molto bello: tirate iniziativa...»

Cos'è un gioco di ruolo? Boh, cos'è? No, seriamente: quando ho creato questa n-esima diramazione del Multiverso del mio sito mi sono chiesto quale potesse essere l'introduzione migliore per spiegare cosa siano i GDR (giochi di ruolo). È dannatamente difficile.

Partiamo dalle basi accademiche, come si faceva a scuola: scomponiamo la perifrasi, facciamo l'etimologia, torniamo ai primordi.

"Gioco": in effetti, stiamo parlando di un gioco; un momento ludico, ricreativo, che ha lo scopo di intrattenere coloro che vi prendono parte, cioè i giocatori (sì, stiamo parlando dell'acqua calda, però dopo si complica). Ci si siede intorno ad un tavolo e ci si ripromette di divertirsi, anche perché se dobbiamo giocare con l'obbiettivo di annoiarci, tanto vale guardare la televisione, spenta. Di solito un gioco ha un regolamento, cioè una serie di regole condivise che i giocatori accettano per far funzionare correttamente tutta la baracca. Un tacito accordo che modifica e le libertà individuali all'interno del sistema. Penso possa bastare.

"Di": è una preposizione semplice, quelle che si facevano in terza elementare; in questo caso introduce un complemento di specificazione, che invece si studia in seconda media.

"Ruolo": è una parola difficile. La maggior parte delle persone ha giocato, nella propria vita, a "giochi da tavolo": significa che la componente essenziale è un tavolo dove appoggiare una plancia, un tabellone, un mazzo di carte. Avete presento Monopoly? Gioco da tavolo ("che non ha mai fine", sarebbe da aggiungere). Qui invece il requisito base, indispensabile, è il ruolo: ogni giocatore (vedi sopra) riveste un ruolo, interpreta cioè un personaggio creato dalla sua mente. Capirete dunque che il tavolo non è più requisito essenziale, mentre lo diventa qualcosa di più sottile: l'immaginazione (o fantasia, non introdurrò la differenza filosofica fra questi due termini perché questo non è un trattato di filosofia).

Tale personaggio è, di solito, creato direttamente dal giocatore seguendo le regole del gioco di ruolo prescelto. Fatto ciò, il giocatore muove il proprio personaggio nell'ambiente di gioco, impersonandone tratti e caratteristiche, difetti e mentalità attraverso la narrazione. Fine. Questa è la definizione minima di gioco di ruolo. Non ho parlato di dadi, non ho parlato di Narratori (o Master, o Guide, o Grimori, o Chiamateli Come Volete…), non ho parlato di schede e plance, non ho parlato di manuali, non ho parlato di Tiri Salvezza. Perché? Perché non tutti i giochi di ruolo condividono questi elementi. Sono invece elementi condivisi le parole evidenziate in questi paragrafi: giocatori, regole, personaggi, narrazione, seppur con le dovute differenze.

Precisazioni.

Esistono anche i giochi di ruolo dal vivo: come sopra, solo che la narrazione è sostituita con l'azione, perché tali giochi si svolgono nel mondo reale. Il giocatore interpreta fisicamente il personaggio, come se fosse in uno spettacolo teatrale, ma senza copione.

, il gioco di ruolo più famoso della storia è Dungeons & Dragons, ed è quello a cui si farà riferimento principalmente in queste pagine. Perché? Perché gioco a quello, non per altro.

, i giochi di ruolo sono roba da nerd. Verrebbe poi da chiedersi cosa sia un nerd.

No, non ti devi travestire da mago per fare i giochi di ruolo. Cioè, ognuno fa come vuole: de gustibus...

No, non devi per forza essere Carmelo Bene per prendere parte ad un gioco di ruolo. Aiuta conoscere il mondo della recitazione, ma non è requisito essenziale, altrimenti inserivo pure quello fra i quattro capisaldi.

No, non c'è un limite di età per i giochi di ruolo. No, neanche quando tieni famiglia.

Snio, non è impossibile giocare ad un gioco di ruolo da solo. Però boh, forse un motivo c'è se il mio subconscio ha scritto la parola giocatori al plurale.

Bene, abbiamo usato tante righe per perdere molto tempo. Ma ogni tanto ci vuole. E poi così evito l'horror vacui della pagina. Buon viaggio!

L'inganno di Amphail
Modulo di avventura

Avventura introduttiva al gioco di ruolo Dungeons & Dragons (quinta edizione), per 5 personaggi di 1° livello

L'inganno di Amphail - IV parte

Gli avventurieri continuano ad esplorare il luogo oscuro e pieno di insidie; ma qualcosa di molto più sorprendente li attende alla fine del loro viaggio: l'ultima parte della prima avventura di Dungeons & Dragons

L'inganno di Amphail - III parte

Gli avventurieri si lanciano all'inseguimento in un luogo oscuro e pericoloso, senza sapere cosa li aspetta fra muffa e corridoi bui: questo è Dungeons & Dragons!

L'inganno di Amphail - II parte

I cinque eroi esplorano il villaggio di Amphail e arrivano al Maniero, dove li attende una sorpresa: benvenuti in Dungeons & Dragons!

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Cinque eroi, una locanda e un mistero di risolvere: benvenuti ad Amphail, dove l'avventura ha inizio, benvenuti in Dungeons & Dragons!