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Tema della sincerità e della spada

Di signori e silenziosi
ronin rumorosi
per loro nessun tace
la mente mai la pace
di membra decadenti
fior di loto ai quattro spazi
finzioni a corta spada
e la voce già ci chiama
sono versi ripetuti di
palazzi senza sfoghi
siamo anime lanciate
nell'abisso senza fine
la gioia è stata un lusso
viva il lusso, viva viva!
voglion te, è l'ora del the
che la cerimonia già ci chiama
il filo e la punta, a fil di spada
chiedimi ancor se son felice
dirò ancor: la luce non tace
di come un topo dissidente
ha sfamato il suo cavallo
vivremo ancora nel presente
te lo prometto, ancora di nuovo
vivi sveglio amico mio
ci vedremo sì ancora
di due notti una sola
siamo stanchi vedo gli occhi
ossa rotte, corpi sfranti
dormo il sogno e sogno ancora. Il verso è lungo.